Benessere dei collaboratori: una priorità.
I collaboratori sono il motore delle aziende, per questo mettere le persone al centro, oggi, diventa sempre più importante per una strategia HR efficace. Abbiamo parlato di questo e molto altro durante il nostro evento online in occasione della Giornata mondiale della salute mentale. Ad accompagnarci: Sandrien Boogaard, HR Director di GoodHabitz, Dame Kelly Holmes, ex olimpionica e promotrice della salute mentale, Charlot Pagel, People & Culture Manager di Mammut e Mar Casas, Aeronautical Psychologist di Vueling Airlines.
Quando si parla di salute mentale non dobbiamo pensare in bianco e nero. L'esperienza umana è uno spettro di emozioni e circostanze che influiscono sul nostro benessere mentale. Ciò che colpisce te, potrebbe non colpire un altro. E viceversa! Tuttavia, ognuno di noi può fare qualcosa, sia a livello individuale che all'interno del proprio team e dell'intera organizzazione. Ecco alcuni consigli:
- Migliorare il benessere mentale in azienda è una responsabilità condivisa.
- La leadership aziendale può combattere gli stigmi associati alla salute mentale dando l'esempio e parlandone.
- I datori di lavoro possono progettare iniziative per la salute mentale con le risorse esistenti. Non è necessario un grande investimento per creare un grande impatto.
- I singoli individui possono sviluppare la propria consapevolezza in materia di salute mentale attraverso l'apprendimento di contenuti dedicati a questo tema.
- Trovare qualcuno con cui parlare apertamente di salute mentale è il primo passo per ottenere il sostegno di cui si ha bisogno.
Vuoi altri spunti di riflessione? Continuate a leggere per scoprire il parere delle nostre relatrici in merito a questo tema!
Tre insegnamenti dal nostro evento sul benessere.
Scopri tutti i consigli e le best practice delle nostre ospiti, esperte in materia di salute mentale sul lavoro.
Insegnamento #1: Il benessere è un lavoro di squadra.
Per Sandrien Boogaard, Direttrice HR di GoodHabitz, è fondamentale umanizzare il posto di lavoro. "I collaboratori sono persone con una vita al di là del lavoro: una vita che vivono 24 ore su 24 con eventi che possono influenzare la loro salute mentale. Pensiamo, ad esempio, ai genitori che non dormono a causa dei figli piccoli, o a chi ha perso di recente la nonna ed è in lutto. In questi momenti non posso premere un pulsante di "stop", così come non possono fare a meno di portare la loro tristezza in ufficio. Ecco perché è importante intervenire e favorire un clima di apertura in azienda, in cui ognuno si senta a suo agio nel parlare del proprio benessere." Un'azione potrebbe consistere nell'inviare sondaggi e lasciar parlare direttamente i collaboratori, come possibile con CultureAmp. Oppure offrire l'accesso a piattaforme per il benessere come OpenUp, dove ognuno può programmare delle sessioni con un terapeuta, gratuitamente."
Quindi il benessere è uno lavoro di squadra, non solo una responsabilità del dipartimento di risorse umane. Per questo è importante che ognuno faccia la sua parte!
Insegnamento #2: Trovare il coraggio di chiedere aiuto.
Durante il suo intervento ci ha raccontato di quanto sia stata difficile e lunga la sua battaglia contro lo stigma della salute mentale, in quanto campionessa olimpionica. Secondo Dame Kelly Holmes, tutti possono fare la differenza (piccola o grande che sia) quando si parla di salute e benessere personale. Si può chiedere a un collega di prendere un caffè insieme o fare una passeggiata per parlare. Oppure mettere in campo iniziative più ampie, che prevedano un approccio dall'alto verso il basso per mostrare che non c'è nulla di male ad mostrarsi vulnerabili in ufficio. Anche se fa paura, è importante provare ad aprirsi su questi tempi. Più persone si aprono, maggiore sarà la loro unione e l'impatto sull'intera organizzazione.
Kelly ha concluso il suo intervento con questa citazione: Abbastanza forte da stare in piedi da solo. Abbastanza intelligente da sapere quando hai bisogno di aiuto. Abbastanza coraggioso da chiederlo.
"Anche se siamo forti non significa che non possiamo essere deboli. Comprendere che si ha bisogno d'aiuto è il più grande passo avanti che possiate mai fare. Ma sopratutto è importante trovare il coraggio di chiedere. A volte è la cosa più difficile, ma non dovete avere paura di quello che dicono gli altri. Nella società odierna, avete l'opportunità di mostrarvi per chi siete veramente. E dovete coglierla!"
Insegnamento #3: Creare un ambiente che incoraggia ad aprirsi.
Un altro modo per affrontare la salute mentale sul posto di lavoro è creare una comunità intorno ad essa! Mar di Vueling Airlines e Charlot di Mammut hanno condiviso esempi pratici che fanno la differenza nelle loro aziende.
In Vueling sono stati ideati programmi Peer2Peer in cui alcuni colleghi selezionati sono stati formati per sostenere e aiutare altri che avrebbero potuto attraversare momenti difficili. Ciò si è rivelato molto utile in quanto erano molti i collaboratori dell'azienda che, per paura che gli venisse revocata la licenza, tendevano a non parlare apertamente del loro benessere. In Mammut è stato implementato il "Mystery Coffee", simile al programma Peer2Peer: sono state formate delle coppie casuali di collaboratori che dovevano incontrarsi per un caffè con lo scopo di incoraggiare la creazione di nuovi legami sul posto di lavoro e, conseguentemente, l'apertura verso il tema della salute mentale.
Inoltre, Mammut si impegna anche a celebrare la salute mentale e il benessere con iniziative a ridosso della Giornata mondiale della salute mentale. Ogni anno il 10 ottobre l'intera azienda partecipa a diverse attività per promuovere la consapevolezza della salute mentale e il benessere dei dipendenti all'interno dell'organizzazione.